Un pomeriggio in verde lattuga ( e un’insalata di cetrioli).

Giornata in centro a Monaco, oggi. C’è ancora aria di Natale in giro, anche se con minor convinzione. Qualche banchetto che vende castagne, qualche altro con mandorle caramellate  e i soliti venditori di frutta  che ora propongono montagne di datteri freschi. Li adoro, per cui non ho potuto trattenermi dal comprarne mezzo chilo. Li utilizzerò, magari, anche per un’insalata.

La cosa che più ha attirato la mia attenzione, però, è la quantità di roba color verde lattuga che è in vendita in questo periodo. Sarà che sono un po’ fissata, sarà che sono eccitata per l’imminente  pubblicazione del libro, fatto sta che mi pare di vedere il verde lattuga dappertutto. Comunque guardate anche voi le foto che ho scattato  con la piccola digitale (tempo orrendo, piovoso, per cui sono quelle che sono…) e poi ditemi se non siete d’accordo: il verde lattuga è il colore del momento.

Cominciamo con questi frivoli dirndl (i costumi bavaresi, un must se si abita da queste parti), sembrano impreziositi da foglie pronte a saltare in un’insalatiera.

E questa bella copertina verde? Non dovrebbe mancare sul letto di nessuna insalatologa.

Il portiere del Bayern Monaco va in porta con una bella maglia verde lattuga…

…e  quando viaggia, probabilmente, si porta una valigia come questa…


Ok, sto scherzando. Però è vero che mi pare di vedere il verde lattuga dappertutto. Ma non mi dispiace, meglio questo colore che i viola e i lilla che di solito imperversano da queste parti.Il verde lattuga fa fresco, giovane, sbarazzino, naturale…
Comunque oggi mi sono regalata  un raccoglitore per la piccola contabilità dell’anno in questa tinta , e dei tovaglioli di carta  stampati con rametti di erbe aromatiche. Graziosi, entrambi.

Tornata a casa mi è venuta voglia di provare a preparare la leggerissima insalata di cetrioli alla svedese. In pratica quella che trovate nel ristorante dell’IKEA , leggera e molto aromatica. Da tempo i cetrioli si trovano al supermercato tutto l’anno, per cui non è difficile approvvigionarsi della materia prima per prepararla.

INSALATA DI CETRIOLI 
ALLA SVEDESE

Per due persone
1 cetriolo

1 cucchiaio di zucchero
1cucchiaio di sale
2 cucchiai di aceto di vino bianco
1 cucchiaio di acqua bollente
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva *
2 cucchiai d aneto fresco tritato
1 cucchiaio di scalogno fresco tritato
Lavate il cetriolo e affettatelo sottilmente utilizzando la mandolina. Mettete le fettine  in uno scolapasta, cospargendole col sale. Copritele con un piatto su cui metterete un peso. Lasciate riposare per un’ora (il cetriolo perderà l’acqua di vegetazione che dal  retrogusto amaro e assorbirà poi meglio il condimento). Toglietele poi dallo scolapasta e passatele in una terrina che metterete in frigorifero per un’oretta. Dopo tale tempo, eliminate il liquido eventualmente rilasciato,  e condite con l’emulsione preparata sciogliendo lo zucchero nell’acqua bollente, aggiungendo l’aceto, l’olio, lo scalogno, l’aneto  e una spolverata di pepe.  Rimettete in frigorifero per almeno 20 minuti prima di servire. 
*La ricetta originale vorrebbe che si utilizzi dell’olio vegetale di semi, ma anche in questo caso io preferisco condire l’insalata con dell’extravergine. Il risultato non sarà “filologicamente” corretto, ma certamente è più sano e fa meglio all’organismo.

La mia insalata di fagiolotti e l’insalata più grande del mondo

È tempo di record. Sentite un po’ questa: in Romania, la città di Pantelimon, situata vicino a Bucarest, si prepara a portare in tavola  la più grande insalata vegetariana del mondo. Il 23 settembre prossimo, infatti, 1500 volontari si daranno da fare con 6 tonnellate di pomodori, 4 tonnellate di lattuga, 4 tonnellate di cetrioli, 2 tonnellate di peperoni, 2 tonnellate di cetrioli, 2 tonnellate di carote, 400 kg di olive, 800 litri d’olio d’oliva e 400 kg di sale. Mica bruscolini… La pantagruelica insalata sarà “ospitata” in un’insalatiera lunga 18 metri, larga 3 metri e profonda 90 centimetri.Dopo la certificazione, che dovrebbe iscrivere il piatto nel Guinness dei primati, l’insalata sarà divisa in 20 mila porzioni poi distribuite a enti che si prendono cura di bisognosi, case di riposo, mense di centri sociali e altre organizzazioni simili.
Divertente, no?
Certo l’insalata  di fagiolotti verdi che vi propongo io oggi è molto, molto più contenuta, in fatto a dimensioni. Ma il suo sapore è eccellente, e sono pronta a sfidare i romeni da record su quest’aspetto… 
Insalata  aromatica di fagiolotti
  
Per due persone
fagiolotti verdi (anche surgelati)  300 g
una falda di peperone  rosso
½ cetriolo
1/3  cipolla di Tropea fresca (piccola) 
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
olio extravergine d’oliva
aceto di  vino  bianco
senape forte
sale e pepe nero macinato al momento
Lessate i fagiolotti in acqua bollente salata, poi scolateli e lasciateli raffreddare. Tagliate a dadini molto piccoli il peperone e a cubetti il cetriolo privato della parte centrale con i semi.  Affettate la cipolla ad anelli sottili. Riunite in un’insalatiera i fagiolotti, il peperone e il cetriolo. Preparate la vinaigrette emulsionando   2 ½ cucchiai d’olio, 1 cucchiaio d’aceto, un cucchiaino da tè di senape, una presa di sale e una spolverata  di pepe. Versatela sull’insalata, aggiungete il prezzemolo e mescolate con cura. Servite subito o mettete in frigorifero fino al momento di portare in tavola. 

Tabbouleh con pollo, alla menta

Per due persone
bulghur già cotto e sgranato  250 g
2 pomodori San Marzano
petto di pollo  lesso 180 g
¾  cetriolo
1 cipollotto fresco  
Il succo di ½ limone
olio alla menta
3 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
sommacco
sale e pepe nero macinato al momento
Tagliate a dadini il pollo. Lavate i pomodori, divideteli in due, eliminate i semi,  e tagliateli a dadini.  Pelate il cetriolo, dividetelo in 2 per il lungo, eliminate i semi, e tagliate la polpa a dadini che metterete in un colapasta con un pizzico di sale a perdere il liquido amarognolo. Dopo 15 minuti sciacquatelo, asciugatelo  e versatelo  in una terrina insieme al bulghur.  Mondate il cipollotto e  tritatelo grossolanamente. Aggiungete il cipollotto , il pollo e i pomodori agli ingredienti nella terrina. Preparate il condimento emulsionando 4 cucchiai abbondanti di olio alla menta, il succo di limone, il prezzemolo, una presa di sale, una presa di sommacco  e una spolverata di pepe. Versate la salsina ottenuta sulla tabbouleh e mescolate a lungo. Mettete in frigorifero per almeno 3 ore prima di  portare in tavola. 
Per questa insalata ho utilizzato l’olio alla menta della Fattoria San Sebastiano…delizioso!

Brigitte Bardot e la tabbouleh sempre imperfetta

Frédéric van Coppernolle, uno chef francese  molto popolare negli USA, ha raccontato  al New York Times la passione di Brigitte Bardot  per la tabbouleh che sua nonna –donna tuttofare in casa dell’attrice a Saint Tropez negli anni Ottanta- preparava per lei,  che da tempo aveva scelto un’alimentazione esclusivamente vegetariana  ed era molto difficile  quando si trattava di sedersi a tavola. Van Coppernolle, quindicenne,  trascorse l’estate  del 1980 a casa della nonna, e più e più volte si trovò in cucina da aiutare durante la preparazione di quel piatto sul quale, immancabilmente, l’attrice trovava qualcosa da ridire: una volta non c’era abbastanza buccia di limone grattugiata, un’altra  era mal dosato un altro ingrediente…Ogni volta “era una  scena drammatica, anche se non c’era alcuna macchina  da presa nei paraggi”.
Tabbouleh per  Brigitte Bardot 

Per due persone
couscous istantaneo 170 g

succo di pomodoro 60 ml
pomodori pelati  e tagliati a pezzetti 150 g
ceci lessati 120 g
½ cetriolo sbucciato, privato dei semi e tagliato a dadini
1 cucchiaino da tè di aglio tritato
1 ½ cucchiai di scalogno fresco tritato
la buccia grattugiata di un piccolo limone 
1 ½ cucchiai di succo fresco di limone
2 cucchiai di menta fresca tritata
olio extravergine d’oliva
salsa Tabasco
sale e pepe nero macinato al momento
Portate a ebollizione 280 ml d’acqua e il succo di pomodoro (per l’acqua regolatevi secondo le indicazioni sulla confezione del couscous, tenendo conto del succo di pomodoro), poi rovesciate  il liquido bollente  sul cous cous che avrete versato in una terrina, aggiungete 2 cucchiai di olio e lasciate gonfiare per 5 minuti, poi sgranate con il dorso di una forchetta e fate raffreddare. Intanto riunite in un’insalatiera i pomodori a dadini, i ceci, il cetriolo e lo scalogno, e insaporite con 2 cucchiai di olio, la buccia grattugiata e il succo di limone, la menta , una presa di sale e una spolverata di pepe. Quando è freddo, aggiungete il couscous agli ortaggi preparati e mescolate con cura. Aggiustate di sale e di pepe e insaporite con qualche schizzo di Tabasco. Mescolate ancora e mettete in frigorifero per 3 ore, meglio ancora per un’intera notte. 

God save the Queen! Sessant’anni dopo, l’insalata dell’incoronazione

Mentre Londra festeggia la sua regina, mi sembra una buona idea  riproporvi una ricetta che ho pubblicato nello scorso 9 ottobre: la rielaborazione light del piatto che fu servito il 2 giugno 1953, nel corso di uno dei due banchetti organizzati  per l’incoronazione di Sua Maestà Elisabetta II. La ricetta del coronation chicken, pollo dell’incoronazione, si deve a Rosemary Hume e  Constance Spry,  allora due autorità in materia culinaria, chiamate a studiare i menu per l’occasione. L’ordine di scuderia  era quello di menu leggeri, in linea con lo spirito di austerità che ancora regnava nel Regno Unito dopo la guerra: per tutti  solo due razioni di carne  alla settimana. E poi  Sua Altezza, allora come oggi,  non  amava i pasti troppo pesanti. Il pollo fu  servito insieme ad altre portate ( salmone scozzese, braciole con quarti di carciofo al burro e patate cocotte con scaglie di tartufo, più un non meglio identificato soufflé Principessa Anna). La ricetta  è diventata un classico “rivisto”  in  tutte le famiglie inglesi , ognuna delle quali  ha rielaborato a modo proprio  l’originale, che con i suoi ingredienti  esotici voleva compiacere i gusti degli ospiti arrivati da tutte le parti del Commonwealth per l’evento.
 
Insalata  leggera di patate e pollo dell’incoronazione  
(Coronation chicken and potato salad  light)
Per due persone
½ pollo cotto (arrosto o lesso) disossato
½ cetriolo pelato e tagliato a pezzetti eliminando  eventuali semi
3 patate lesse , pelate e tagliate a pezzetti
lattuga iceberg o cappuccio affettata finemente 100 g
qualche foglia di lattuga per rivestire l’insalatiera
un cucchiaio di erba cipollina tritata
un cucchiaio di semi di cumino
1 cucchiaio abbondante di maionese  
½ vasetto di yogurt
½ cucchiaio di curry
1 cucchiaio di chutney di mango (mango chutney, nei negozi specializzati)
½ cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 cucchiaio d’acqua
salsa Tabasco
1 cucchiaio di succo di limone
sale
Tagliate il pollo a pezzetti e mettetelo in una terrina con le patate, la lattuga, l’erba cipollina e il cetriolo. In una ciotola  preparate il condimento amalgamando  la maionese con lo yogurt, il curry, il chutney di mango, il concentrato di pomodoro, l’acqua, qualche schizzo di Tabasco, il succo di limone e l’acqua . Condite l’insalata con la salsa ottenuta e aggiustate eventualmente di sale. Versate l’insalata condita in un’insalatiera rivestita con le foglie di lattuga lavate e asciugate, cospargete con i semi di cumino e servite subito.
 Nella ricetta i semi di cumino sostituiscono gli originali semi di Nigella sativa -sesamo nero- più difficili da reperire.

La parola del giorno: non

-14

Non (avv.). In questi giorni  tutti danno consigli su cosa mangiare e bere  per San Silvestro e Capodanno. Io, invece, vi racconto cosa NON mangiare in queste occasioni, almeno stando ad alcune tradizioni colte in giro per il mondo. Così potrete evitare qualche errore di cui poi pentirvi…
Innanzi tutto: niente aragosta e niente gamberi. Già, perché questi animali camminano all’indietro , per cui  ci si potrebbe poi trovare davanti a contrattempi, a situazioni che non si sono risolte come si vorrebbe. Ma anche il pollo in tante parti del mondo è sconsigliato, visto che con le zampe gratta all’indietro, il che potrebbe causare rimorsi o conflitti col passato. In alcuni Paesi si dice che mangiare animali con piume a Capodanno comporta il rischio di veder volare via la fortuna…In molte parti della Germania è tradizione lasciare un po’ di cibo nel piatto allo scoccare della mezzanotte per essere sicuri di avere la dispensa piena il resto dell’anno. Nelle Filippine, invece è bisogna arrivare alla mezzanotte con il piatto ancora pieno…
Comunque sia…auguri! Vi auguro che riusciate a fare del vostro  2012 l’anno che desiderate.
Per questo ultimo giorno del 2011  vi suggerisco solo un’insalata che riprende  un must della situazione, le lenticchie, in un’altra veste. Insalatosa, ovviamente.(Ed è una ricetta perfetta anche per l’estate, non dimenticatela).
Insalata di lenticchie
di capodanno, al curry
Per due persone 
lenticchie rosse 200 g
1 piccolo cetriolo
1 cuore di sedano
1/2 cipolla rossa (piccola) tritata
olio extravergine di oliva
2 cucchiai di succo di limone fresco
1 cucchiaiano da tè di curry
1/2 spicchio d’aglio tritato (facoltativo)
1 cucchiano da caffè di cumino  tritato
un pizzico di pepeoncino
qualche foglia di coriandolo fresco
sale e pepe nero

Lavate le lenticchie, poi lessatele in acqua bollente per 10/12  minuti (devono rimanere al dente, altrimenti si sfanno) . Scolatele , raffreddatele sotto l’acqua fredda, sgocciolatele bene e mettetele in una ciotola a raffreddare completamente, condite con un cucchiaio di olio.
Sbucciate il cetriolo, dividetelo in due, eliminate i semi poi tagliatelo a dadini. Lavate il sedano e tagliatelo a rondelle. Aggiugente il sedano e il cetriolo alle lenticchie e mescolate. Preparate il condimento emulsionando 2 cucchiai di olio, il succo di limone, il curry, il cumino, il peperoncino, una presa di sale e pepe macinato al momento. Condite l’insalata con la salsina ottenuta e mescolate con delicatezza. Mettete l’insalata  in frigorifero per almeno 2 ore prima  di portarla in tavola. Al momento di servire spezzettate le foglioline di coriandolo sull’insalata e mescolate ancora una volta.

Insalata di lenticchie di capodanno, al curry

La parola del giorno: tedesco

-33

In Germania si dice: 
Da haben wir den Salat!

 
Letteralmente significa : Ecco l’insalata! , ma nell’accezione comune  tedesca si intende come  “Ecco il pasticcio!“. L’insalata in questo caso  è vista come simbolo del disordine, del caos , che nella mentalità da precisini del popolo tedesco è il primo passo verso un bel guaio…
Via, lasciamo il rigore teutonico e passiamo  a un’insalata…ordinata (che piacerebbe molto anche ai tedeschi per la presenza dell’aneto, erba molto popolare nella terra di Goethe). 
 Lattughe e scampi in salsa all’aneto

 Per due persone
foglie di lattughe miste, già pulite 150 g
la falda di un peperone rosso
½ cetriolo
mais lessato  80 g
scampi lessati 150 g
un pugno di crescione d’acqua              
1 cucchiaio di brodo vegetale
burro
4 cucchiai  yogurt intero naturale  
2 cucchiai di aneto fresco tritato 
 1 ½  cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio scarso di miele
sale e pepe
lavate le foglie di lattuga, asciugatele e spezzettatele in un’insalatiera. Lavate il peperone, asciugatelo e tagliatelo a listarelle, eliminando semi e filamenti interni. Pelate il cetriolo e tagliatelo a rondelle sottili che metterete in un colapasta con un pizzico di sale per eliminare l’acqua di  vegetazione. Intanto sgusciate gli scampi  eliminando il  budellino nero sul dorso e passateli  per un minuto  in una padella antiaderente in cui avrete sciolto un cucchiaio di burro, salateli e cospargeteli con un cucchiaio di aneto, poi metteteli ad intiepidire. Aggiungete il mais , il peperone , il cetriolo sciacquato ed asciugato e gli scampi alle lattughe. Cospargete con il crescione e condite con la salsa ottenuta amalgamando lo yogurt, il brodo, l’aneto rimanente, il succo di limone , il miele, una presa di sale e abbondante pepe macinato al momento. Mescolate con cura e servite subito. 
Lattughe e scampi con salsa all’aneto

La parola del giorno: quaranta

-83

  
Quaranta (40). Volevo raccontare dei due graziosi libri di cucina per bambini che mi sono passati oggi tra le mani , quando sul sito di Repubblica ho letto la notizia relativa al disco che preferisco  di Lucio Battisti  Di cucina per bambini vi racconterò domani.  Dunque, La canzone del sole compie quarant’anni in questi giorni. Non ci posso credere. Quarant’anni, eppure mi sembra ieri quando Jonathan – che ora fa il designer a New York – mi regalò il disco in non so che occasione.  Quarant’anni, il tempo è volato, ma quella resta la mia canzone preferita. E non solo di Battisti. 
40 40 40 40 40 40 40 40 40 40  40 40 40 40  40 40 40 40  40 40 40 40  40 40 40 
Per festeggiare l’anniversario vi propongo una ricetta  speciale: l‘insalata  Shopska, uno dei piatti più famosi della Bulgaria, che deve il suo nome agli Shopi, il  gruppo etnico che vive nell’area situata dall’ovest di Sofia fino alla Serbia.
Insalata Shopska
Per due persone 


2 pomodori
feta 100 g
1 cetriolo
1 peperone fresco o grigliato
un quarto di cipolla bianca (facoltativo)  
1 2 1/2 cucchiaio di prezzemolo fresco tritato
olio extravergine di oliva
aceto di vino bianco
sale e pepe nero

Eliminate i semi e i filamenti bianchi del peperone, poi tagliatelo a striscioline che verserete in un’insalatiera. Aggiungete i pomodori  e il cetriolo tagliati a pezzetti e  la cipolla tritata finemente. Condite con un’emulsione preparata con due cucchiai di olio, uno di aceto, sale, pepe e il prezzemolo.  Cospargete con la feta grattugiata.

Insalata Shopska


la parola del giorno: mirtilli

-92

Mirtilli (s.m.).  Grande Raimondo Mendolia!  Oggi alla sua Biolocanda   incastonata nell’intenso  verde  della Val di Vara , mi sono sciolta in  un pranzo all’insegna dei porcini (che adoro) e del biologico (che pure sta diventando una mia passione).  A sublimare gli ottimi  funghi :  una sottilissima crespella  in abbinamento  alla  prosciutteria  fatta in casa  dell’antipasto,   degli  insoliti tagliolini ai mirtilli  (deliziosi per il palato ma anche per l’occhio) e del reale di manzo cotto a bassissima temperatura che si scioglieva in bocca .  Bocconcini al basilico appena sfornati e un leggerissimo tiramisù nel bicchiere a coronamento del pasto, che si è concluso con qualche sorso di passito di San Martino delle Cantine Cobue , morbido e profumato.   
Sulla via di  casa  ho riassaporato mentalmente le  varie portate, ma anche  le amabili chiacchiere con questo chef che ha pochi eguali quando si parla di pasta fresca ,  e le  note  che  suo padre Luciano ci ha regalato mettendosi  alle tastiere.  La serenità può anche  prendere la forma di un piatto di tagliolini. 

Per cena, dopo tanto pranzo, un’insalata leggera ma saporita.

Insalata con finocchio e cetriolo piccantina

Per due persone
1 piccolo finocchio
1 piccolo cetriolo
qualche foglia di lattuga iceberg
1 vasetto  di yogurt intero bianco
1  cucchiaio di succo di  limone      
pepe di Cayenna
sale
Mondate il finocchio, lavatelo e affettatelo finemente utilizzando la mandolina. Sbucciate il cetriolo, tagliatelo a fette sottili (sempre con la mandolina) che metterete  in un colapasta per un quarto d’ora  per  eliminare l’acqua di vegetazione. Mondate le foglie di lattuga e tagliatele  a striscioline. Riunite  il finocchio, il cetriolo (sgocciolato) e la lattuga in un’insalatiera. Preparate il condimento emulsionando lo yogurt con il succo di limone, una presa di sale e un pizzico di pepe.  Versate la salsina ottenuta sull’insalata, mescolate bene e servite. 

La parola del giorno: incoronazione

-98
Incoronazione (s.f.)  Oggi pranzo piacevolissimo con  Maggi e Jean arrivate da Londra per qualche giorno a Firenze. Tra i mille argomenti toccati  a tavola ,  davanti a spaghetti all’aragosta e una bottiglia di Vermentino di Bolgheri,   quello dell’insalata che vi propongo oggi: una ricetta speciale, addirittura regale. Si tratta, infatti, di un’elaborazione light del piatto che fu servito il 2 giugno 1953, nel corso di uno dei due banchetti organizzati  per l’incoronazione di Sua Maestà Elisabetta II. La ricetta del coronation chicken , pollo dell’incoronazione, si deve a Rosemary Hume e  Constance Spry,  allora due autorità in materia culinaria, chiamate a studiare i menu per l’occasione. L’ordine di scuderia  era quello di menu leggeri, in linea con lo spirito di austerità che ancora regnava nel Regno Unito dopo la guerra: per tutti  solo due razioni di carne  alla settimana. E poi  Sua Altezza, allora come oggi,  non  amava i pasti troppo pesanti. Il pollo fu  servito insieme ad altre portate ( salmone scozzese, braciole con quarti di carciofo al burro e patate cocotte con scaglie di tartufo, più un non meglio identificato soufflé Principessa Anna). La ricetta  è diventata un classico “rivisto”  in  tutte le famiglie inglesi , ognuno ha rielaborato a modo proprio  l’originale, che con i suoi ingredienti  esotici voleva compiacere i gusti degli ospiti arrivati da tutte le parti del Commonwealth per l’evento. È la stessa storia  della Waldorf salad e la Caesar salad negli USA , che ognuno prepara come vuole, facendo aggiunte o modifiche secondo i gusti di chi cucina. Fatto sta che in tante occasioni ufficiali (battesimi, matrimoni, lauree)  il coronation chicken è  spesso il piatto forte della giornata. Ma lo si trova anche, sotto forma d’insalata, a farcire i panini venduti  in caffè e chioschi. 
I piatti di Wedgwood …perfetti per quest’insalata!
God save the Queen!,  vediamo insieme la ricetta:
Insalata  leggera di patate e pollo dell’incoronazione  
(Coronation Chicken and potato salad  low fats)
Per due persone
½ pollo cotto (arrosto o lesso) disossato
½ cetriolo pelato e tagliato a pezzetti eliminando  eventuali semi
3 patate lesse , pelate e tagliate a pezzetti
lattuga iceberg o cappuccio affettata finemente 100 g
qualche foglia di lattuga per rivestire l’insalatiera
un cucchiaio di erba cipollina tritata
un cucchiaio di semi di cumino
1 cucchiaio abbondante di maionese  
½ vasetto di yogurt
½ cucchiaio di curry
1 cucchiaio di chutney di mango (mango chutney, nei negozi specializzati)
½ cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 cucchiaio d’acqua
Tabasco
1 cucchiaio di succo di limone
sale
Tagliate il pollo a pezzetti e mettetelo in una terrina con le patate, la lattuga, l’erba cipollina e il cetriolo. In una ciotola  preparate il condimento amalgamando  la maionese con lo yogurt, il curry, il chutney di mango, il concentrato di pomodoro, l’acqua, qualche schizzo di Tabasco, il succo di limone e l’acqua . Condite l’insalata con la salsa ottenuta e aggiustate eventualmente di sale. Versate l’insalata condita in un’insalatiera rivestita con le foglie di lattuga lavate e asciugate, cospargete con i semi di cumino e servite subito.
Nota: i semi d cumino sostituiscono gli originali semi di Nigella sativa -sesamo nero- più difficili da reperire.

Insalata leggera di patate e pollo dell’incoronazione